Scrivono di me

Linda Schipani: Arte e Design con materiale di Riciclo

"Ironia Eleganza e Visonarietà sono alcuni degli aspetti che caratterizzano la personalità eclettica di Linda Schipani, giovane artista messinese che da anni accosta alla sua professione d’ingegnere la forte passione per l’arte.
Comunicare Interpretare esprimersi, sono questi i denominatori comuni delle sue opere in cui si unisce una già matura padronanza tecnica a contorni di sicura inventiva e sensibilità, in un dialogo ricco di risorse, vivacità e talento. Uno “sguardo oltre” capace di volgersi verso altri linguaggi, culture e mondi. Schipani ha partecipato a diverse collettive, esponendo i suoi lavori in Italia, a Londra, in Belgio e in Giappone. Il suo gioco è semplice e, spesso, è proprio nella semplicità che risiedono la sorpresa e l’originalità. E’dalla naturalezza di un gesto abituale che nasce e si delinea l’intuizione per un nuovo linguaggio, ma il gesto del recupero non si ferma solo alla fisicità dell’opera. L’artista propone infatti un’ arte fatta di essenze, estremamente raffinata nella sua concezione ed elaborazione. Il risultato conclusivo è di grande intensità lirica : tracce labili di significato dentro colori profondi e infiniti, note di un’armonia costante sulle quali traccia, a forza, una presenza che intende restare."
(Testo di Antonella La Rosa – tratto da “MAG” Agosto 2009 e “Centonove” 31 Ottobre 2008)

Mostra di arte del Riciclo: Sfere d'artista

"Linda è uno zolfanello acceso. Uno spot illuminato. Una pila elettrica. Un ingegnere che operando nel settore della luce vede passare per le mani una sfilza di elementi e strani oggetti che una volta logorati o in disuso diventano dei rifiuti, degli oggetti senza più vita. E’ a questo punto che s’accende la lampadinetta della Schipani. Che pensa subito cosa poterne fare. Quale aspetto possano assumere. Come possano essere riciclati. Quale potrà essere il loro nuovo percorso. Come potranno diventare degli oggetti d’arte. Un processo di metamorfosi che vede coinvolti un certo numero di artisti, scelti dalla stessa Schipani, i cui manufatti saranno poi esposti all’interno di stimolanti mostre. E’ già successo per le “Bobine d’artista”, dei grossi rocchettoni in legno che in origine avvolgevano in modo spiraliforme cavi e fili elettrici, succede adesso con le “Sfere d’artista” in mostra dal 2 luglio nel grande loft della stessa Schipani sito all’isolato XII di Via Croce Rossa."
(di Gigi Giacobbe dal Testo critico per la Collettiva 2009 “Sfere d’Artista”)

Nell’ECOLAB di Linda Schipani un omaggio a Nino Cannistraci Tricomi ai suoi Silenzi e ai suoi enigmi

"Prima di parlare di Nino Cannistraci Tricomi non posso non dedicare alcune parole a Linda Schi-pani e a questo suo luogo di incontri d’arte, che Linda ha creato, inventandosi una linea tutta sua, quella del riciclo di oggetti e materiali dell’elettricità.
Linda mi dice che iniziò a interessarsi d’arte girando con il fratello, che, impegnato a viaggiare per ragioni legate alla ditta di famiglia, non tralasciava di visitare mostre e gallerie d’arte.
Linda iniziò dunque a dipingere, non solo, ma anche a vedere la possibilità di creare oggetti estetici con i materiali che riusciva a riciclare dall’attività della sua ditta.
Così, lampadine, bobine, frammenti di metallo, di legno o di plastica dai formati più diversi, ro-tondi, cilindrici, conici, quadrati, attiravano la sua attenzione e stimolavano la sua sensibilità estetica accendendo la sua creatività. Oggetti che erano stati vivi e funzionanti ora potevano avere una nuova vita e una nuova funzione, quella estetica. Così Linda crea anche un suo spazio per raccoglierli tutti insieme e ri-usarli con questa nuova funzione. Un capannone industriale diventa allora un luogo delle meraviglie, e Linda la creatura da fiaba (Carmelo Pugliatti l’ha vista come una Biancaneve) che custodisce queste meraviglie e gioca con esse ad assemblarle, a dipingerle, a lucidarle, a illuminarle, a dar loro nuova vita. Ma non si limita a questo. Infatti, con la sua innata generosità e apertura verso il prossimo, invita gli artisti di sua conoscenza a dialogare con questi oggetti e a misurarsi con essi producendo opere che si avvalgano delle loro forme.
Ecco che, dal 2008 a oggi, sono nate le varie mostre del ciclo “Eco Lectric Design”: La prima, del 2008, Bobine d’artista, venne ospitata nella Galleria Orientale Sicula, e a questa sono seguite, nello spazio di Linda, da lei intitolato ECOLAB, le mostre: Sfere d’artista nel 2009, Pedane d’artista nel 2010, Tubi d’artista nel 2011, Cilindri d’artista nel 2012, Alberi d’artista nel 2013, Armature d’artista nel 2014, Lampadine d’artista nel 2015, e fino alla personale di Carmelo Pugliatti nella primavera scorsa, alla quale ho partecipato anche io con la presentazione dell’artista.
Debbo dire che io non ho conosciuto fin dal suo nascere questa realtà dell’ECOLAB perché ero rientrata da poco a Messina dopo un insegnamento di dodici anni nell’Università di Palermo che mi aveva allontanato dal mondo degli artisti messinesi al quale avevo dedicato tanto della mia attenzione e della mia attiva collaborazione negli anni Ottanta e Novanta."
In realtà vi sono rientrata proprio ora, e grazie a Linda.
(Teresa Pugliatti tratto da "Enigmi e Silenzi di Nino Cannistraci Tricomi")